“Non è bastato al centrodestra e al Movimento Cinque Stelle di aver perso alle ultime elezioni, quando il sindaco Luca Menesini ha stravinto al primo turno, raccogliendo 13.800 voti e arrivando primo in 52 sezioni su 52, numeri mai presi prima da alcun sindaco. La questione dello staff e dei suoi costi è stato tema di campagna elettorale e Menesini ha sempre dichiarato di ritenerla una finta questione. La lista civica ‘Insieme si può’ con i partiti di destra, e gli stessi Cinque Stelle, hanno invece molto puntato sull’abbattimento delle spese dello staff del sindaco. I cittadini però hanno scelto colui che mai ha sminuito l’importanza dei lavoratori, e delle professionalità messe al servizio della comunità. Appare quindi evidente che la continua critica su questo tema sia demagogica e segno, ancora una volta, di carenza di idee. I capannoresi sulla questione si sono già espressi, come mai il centrodestra non riesce minimamente a interpretare i desideri della comunità? Secondo noi è su questo che dovrebbe riflettere”.
Va giù duro il Partito Democratico di Capannori nei confronti della lista ‘Insieme si può’ che attacca lo staff del sindaco attraverso il consigliere Mauro Celli.
“E’ la solita storia che viene ripetuta da anni – continua la segretaria del Pd comunale Lia Miccichè -. I lavoratori a mandato del sindaco sono sei, mentre gli altri sono di ruolo a tempo indeterminato. Questi ultimi potrebbero anche essere spostati in altri uffici per far sembrare inferiore il numero delle persone dello staff, ma resterebbero comunque dentro l’Ente, con relativo compenso. I modi per far apparire costi minori esistono ma riteniamo corretta la scelta di Menesini di valorizzare la segreteria del Sindaco, che svolge numerose funzione in Comune, garantendo ai cittadini una presenza continua e costante di dipendenti al servizio della comunità. Spesso, sui giornali, abbiamo letto i livelli di assenteismo negli uffici pubblici: le persone che compongono la segreteria di Menesini hanno una presenza al lavoro che supera il 90 per cento. Alcuni di loro – quelli con compensi accessori – lavorano molto più delle 36 ore settimanali, nei giorni di festa, sono sempre reperibili e pronti. Prima di aprire bocca si dovrebbe controllare la qualità del lavoro, altrimenti diventa un attacco ai lavoratori precari, triste e ingiustificato. Consigliamo al centrodestra di riacquistare personalità politica e contribuire alla buona amministrazione di Capannori”.