Correttezza e aderenza alle richieste emerse nella sede preposta: queste sono le richieste del Partito Democratico di Capannori in merito agli assi viari. «Quello che secondo noi è fondamentale è il rispetto da parte di tutti i soggetti coinvolti, Anas e Regione Toscana in primis, ma anche parlamentari del territorio, consiglieri regionali e sindaci, delle richieste di modifica emerse durante l’Inchiesta Pubblica, procedimento lungo e non facile, previsto dalla legge e già compiuto». Ad affermarlo è la segretaria Silvana Pisani che prosegue sottolineando come non si possa prescindere dalle eccezioni sollevate da cittadini e professionisti proprio in sede di inchiesta pubblica.
«La legge prevede questo strumento – afferma Pisani – il percorso è stato fatto, adesso non resta che attuare quelle che sono le modifiche richieste non solo dal territorio ma anche da esperti del settore. Dopo il lavoro svolto in sede di inchiesta pubblica, oggi ci si deve fare carico di quanto emerso, nel pieno rispetto delle leggi che prevedono questo procedimento, ma anche nei confronti di tutte le persone che hanno partecipato e creduto nel percorso, altrimenti dobbiamo prendere atto che era tutto fumo, una perdita di tempo senza capirne l’utilità!
Da Capannori nessuno vuole fare mero ostruzionismo all’opera, chiediamo però ad Anas e alle altre istituzioni coinvolte rispetto e responsabilità, correttezza e coerenza nelle azioni. Le leggi non esistono solo per essere rispettate dai cittadini, ma anche da enti e istituzioni e questo deve essere ben chiaro».
«Anas – prosegue la segretaria del Pd di Capannori – non può pensare di calare un progetto di questa portata dall’alto senza curarsi del territorio e delle sue istanze. Se così fosse, la Regione e gli istituzionali coinvolti non glielo dovrebbero permettere.
Ci deve essere, anche con il sindaco Menesini, un confronto serio e approfondito per trovare le migliori soluzioni alle diverse criticità che deturperebbero il nostro territorio : per questo – conclude – chiediamo con forza che vi sia, a breve, un incontro con Anas, Regione e gli altri sindaci coinvolti, nel quale venga spiegato il progetto nel dettaglio, approfondite e confrontate le situazioni ancora non risolte cercando soluzioni condivise, dimostrando con i fatti che l’Inchiesta Pubblica prevista per legge non viene derisa e messa da parte. Opere così impattanti devono essere realizzate con le migliori tutele e salvaguardie per tutti i territori, senza se e senza ma».